Ritratto del geometra Mauro Sottana in occasione di intervista per Scuole Edili Veneto

Mauro Sottana è geometra e ingegnere e ha fondato a Venezia lo studio di progettazione S.T.P. assieme a Paolo Biscaro.

Iniziato con l’attività topografica, la loro esperienza li ha portati a essere leader sia nelle attività propedeutiche alla progettazione sia nelle opere della salvaguardia di Venezia, come il Mose. Il gruppo è oggi composto da 12 persone tra geometri, architetti, ingegneri e opera in diversi settori: nel campo civile, edile, nelle infrastrutture, nelle opere pubbliche finalizzate alla salvaguardia di Venezia e nella riqualificazione energetica.

In questa intervista Mauro Sottana racconta la sua esperienza e fornisce alcuni consigli ai giovani che intendono investire il proprio futuro nel mondo delle costruzioni.

Come siete arrivati a fondare questo studio? Nasce da qualche esigenza specifica?
Ho sempre portato avanti l’idea di creare un gruppo con diverse competenze, in quanto unendo le competenze di più professionisti si è in grado di risolvere con maggiore efficienza le problematiche che si possono creare durante lo svolgimento di un incarico. Il confronto tra professionisti è fondamentale e negli anni si sono avvicinati a S.T.P diversi professionisti che condividono la nostra linea operativa.

Qual è stato il suo percorso formativo?
Ho frequentato la scuola per geometri e mi sono iscritto dopo i 18 mesi di pratica all’albo professionale. Successivamente ho conseguito una laurea in ingegneria nell’ambito della sicurezza nel settore dell’edilizia, quindi nei cantieri, negli edifici, nell’idraulica.

Come ha contribuito alla formazione di voi professionisti il Centro Edili Venezia (CEVe)?
La formazione per un professionista è molto importante. Il professionista aggiornato riesce a sviluppare molti più contatti e acquisizioni di incarichi, rispetto a quello che una volta era specializzato solo in un settore specifico. Un professionista non può mai permettersi di fermarsi, ma deve continuare a studiare e conoscere le novità per essere competitivo. I centri edili come quello di Venezia permettono di approfondire i temi che toccano l’edilizia e le sue novità. Il CEVe – Centro Edili Venezia svolge diverse iniziative interessanti sulla parte edile e civile, un settore di cui all’inizio non mi occupavo e a cui mi sono avvicinato proprio grazie a questo centro.

Il CEVe ha tra l’altro un’offerta formativa molto incentrata sulla sicurezza sui cantieri. Com’è cambiato dal suo punto di vista questo aspetto del lavoro?
Nel campo della sicurezza il Centro Edili Venezia ha avuto idee molto interessanti e ha sviluppato una sinergia tra imprese e professionisti, favorendo momenti di scambio e di confronto. Non c’è cantiere senza sicurezza e l’impresa deve essere formata per creare il suo cantiere senza rischi. Il comparto sicurezza si è evoluto  e sviluppato tanto.

Quali sono le qualità e le competenze che ricercate di più negli stagisti?
Abbiamo sempre avuto negli anni numerosi stagisti e tirocinanti a cui trasmettere le nostre competenze. Sono cresciuti, hanno fondato i loro studi e nel tempo si sono presi le loro soddisfazioni. Negli ultimi anni facciamo fatica a trovare degli stagisti, perché non abbiamo più quel ricambio che c’era prima. Soprattutto nella categoria dei geometri c’è stato un calo notevole. La laurea professionalizzante per geometri permetterà ai giovani di essere formati in università e di svolgere la pratica negli studi di professionisti. Credo che la sinergia tra professori e professionisti renderà questa professione più accattivante. Chi si avvicina al settore delle costruzioni deve essere disposto a compiere dei sacrifici per ottenere dei risultati e a dedicare molte ore del suo tempo alla professione, sempre con grande passione.

Qual è il vostro rapporto con la tecnologia nel lavoro di ogni giorno?
La tecnologia è importantissima e ha dato una svolta al nostro modo di operare. Noi siamo stati i primi a promuovere delle lavorazioni nel campo topografico con attrezzature molto sofisticate. Il costo della tecnologia acquisita è stato consistente, ma ci ha permesso di essere competitivi e di essere sempre davanti ad altri studi o imprese. Ora la tecnologia viene impiegata da tutti.

Avreste dei consigli da dare a un giovane che ha l’ambizione di aprire una sua impresa?
Suggerisco ai giovani che vorrebbero aprire una propria impresa di credere in sé stessi, porsi degli obiettivi e mirare a questi senza abbassare la testa. Consiglio poi di formarsi sempre e studiare anche nei momenti di crisi per essere in prima linea quando si riparte. Nella mia esperienza sono felice di aver aiutato molti ragazzi a crescere, persone con cui tuttora sono rimasto in contatto e con cui mi confronto.

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