Ritratto del tecnico edile Leonardo Trevisan in occasione di intervista per Scuole Edili Veneto

Leonardo Trevisan ha 21 anni ed è un tecnico edile. Grazie alla sua formazione nelle Scuole Edili del Veneto oggi lavora nell’azienda di famiglia insieme al fratello, nell’ambito dell’edilizia civile e industriale. Lo abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e farci raccontare la sua esperienza sul campo.

 

Qual è il tuo ruolo all’interno dell’azienda in cui operi e di che cosa ti occupi nello specifico?
In azienda lavoro sia come operaio nell’edilizia da tetti e da muratura, sia aiuto mio fratello nella parte gestionale, preparando i preventivi e gestendo i cantieri e le squadre operaie. Personalmente preferisco di più la parte operativa, in quanto ho modo mettere mano alle opere che realizziamo.

Come ti sei appassionato a questo settore e lavoro?
Mi sono appassionato all’edilizia fin da bambino, siccome anche mio papà lavora in questo settore da quando aveva 14 anni e io l’ho sempre seguito nel suo lavoro, soprattutto d’estate. L’edilizia è quindi un settore che mi ha sempre appassionato e attirato.

Hai fatto dei corsi specifici per arrivare a svolgere questa professione?
Ho frequentato il Centro Edilizia Treviso e ho conseguito il diploma in tecnico edile, frequentando il quarto anno di scuola in alternanza tra l’istituto edile di Treviso e il C.F.S. di Belluno. Dopodiché ho svolto diversi corsi per ottenere i patentini per i ponteggi, per i movimenti a terra, per la gru e per il primo soccorso.

 La tua formazione e le tue esperienze professionali passate, oggi, sono un valore aggiunto per la tua azienda?
Sicuramente sì. Tutto ciò che ho appreso sia a scuola sia nel corso della mia esperienza lavorativa mi ha permesso di diventare più competente nella manodopera e di crescere personalmente. Senza questi due aspetti non sarei stato in grado di risolvere determinati problemi sul lavoro o avrei fatto sicuramente più fatica.

Qual è stata la tua esperienza di stage?
Ho avuto modo di fare uno stage con l’azienda Fratelli Feltracco che si occupa della creazione e del restauro di pavimenti in cocciopesto e calce. Ho lavorato poi con loro tre anni e grazie a questa esperienza mi sono occupato soprattutto del restauro di ville e di edifici di centri storici in Italia e in Croazia. Non è facile lavorare al restauro di beni storici, in quanto i materiali impiegati non sono tutti uguali, siccome non esisteva la produzione in serie, e anche stucchi e impasti sono diversi. In questo caso il nostro difficile compito è quello di non alterare l’opera.

Come sta cambiando e sta evolvendo il mondo dell’edilizia? Ci sono delle specializzazioni più richieste?
Dalla crisi economica del 2008 c’è sempre più mancanza di operai e di lavoratori specializzati. Oggi è più difficile trovare persone che sono disposte a intraprendere questa strada, soprattutto i giovani. Mancano operai manovali, operatori di macchine e la parte gestionale. Si fatica non poco a trovare persone con competenze in grado di soddisfare le esigenze.

Cosa richiede oggi il mercato? Quali capacità e conoscenze tecniche e specifiche devono avere i futuri lavoratori o imprenditori?
Il settore edile negli ultimi anni richiede tanta formazione e tanta capacità di eseguire lavorazioni ben precise: ogni operaio, direttore dei lavori o capo cantiere deve essere presente nel suo ruolo ed essere in grado di gestirlo o di eseguirlo con molta precisione, bravura e specializzazione.

Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono fare questo lavoro?
Ai giovani che vogliono specializzarsi nel settore dell’edilizia consiglio di avere tanta passione e volontà, perché lavorare in questo ambito richiede molta fatica e molti sacrifici.

I ragazzi che invece finiscono le scuole medie e scelgono di investire sul settore delle costruzioni, secondo te su cosa dovrebbero puntare?
I ragazzi che scelgono di frequentare una Scuola Edile devono puntare molto sulla parte operativa del lavoro. È quella che dà le soddisfazioni maggiori se si è davvero appassionati a questo settore, perché si vede il risultato del proprio lavoro manuale giorno dopo giorno. È poi anche molto importante la conoscenza dei nuovi materiali e dei metodi lavorativi per impiegarli.

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